Il pesce

Anche se è consuetudine dire pesci per indicare tutto ciò che proviene dal mare, la denominazione esatta è quella di prodotti ittici che comprende, appunto, pesci, crostacei e frutti di mare.

In linea generale, le tre tipologie offrono un ventaglio di possibilità quanto mai variegato durante l’intero corso dell’anno e, sebbene la maggior parte dei componenti abbia un costo abbastanza elevato, la scelta non deve essere limitata alle qualità più rare e pregiate, perché ve ne sono di gustosissime anche fra quelle più comuni. Per esempio, fra i pesci, quello definito “azzurro” si presta a molte preparazioni semplici e nello stesso tempo di gradevolissimo sapore.

Bisogna inoltre ricordare che, in fatto di alimentazione, le più avanzate correnti di pensiero privilegiano da anni il pesce, date le miglior caratteristiche dietetiche che offre rispetto a molti altri alimenti: innanzitutto per la sua digeribilità e poi per il suo contenuto di iodio e vitamine liposolubili, quelle che più necessitano al nostro organismo. Tanto è vero che si consiglia di consumarlo almeno tre volte la settimana.

Fra pesci a carne magra e pesci a carne grassa, è bene sapere che il valore nutritivo dei primi è leggermente inferiore a quello della carne di manzo, mentre il valore nutritivo degli altri è molto elevato.

Tra pesci d’acqua dolce e pesci di mare, questi ultimi sono più nutrienti, sebbene meno digeribili. Molluschi e crostacei, invece, hanno carni ricche di calcio, magnesio, cloruro di sodio, iodio di ferro. I frutti di mare sono, a loro volta, ricchissimi di sali minerali.

Infine, occorre ricordare che tutti i pesci sono buoni a patto che siano freschi o ben conservati e preparati a dovere.

Il Pesce azzurro

il pesce azzurro: sarde, sardoni, saraghina, alici, sgombri, vongole, canocchie… è quel pesce “povero”, che in tempi non lontani era la base dell’alimentazione dei pescatori, ed era scambiato con i frutti degli orti dei contadini, giusto per variare un po’ la dieta.

Sempre considerato un cibo di scarso pregio, forse proprio perché si trovava abitualmente sulle mense della povera gente, ha avuto la sua giusta riscossa e gli è stato riconosciuto il suo alto valore alimentare che gli assegna un ruolo fondamentale in una moderna dieta equilibrata. Ricchissimo di proteine facilmente assimilabili, povero di grassi (e quei pochi grassi sono tutti “buoni”), gustoso ed economico, è il protagonista di una sana alimentazione mediterranea.

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